mercoledì 30 dicembre 2015

LA MAGIA... DI CREDERE ALLA MAGIA!

Qualche giorno fa la mia piccoletta (io continuo a chiamarla così ma ormai ha 10 anni...), ha perso un dentino!
Come tutte le altre volte, ha messo il suo dentino sopra al comodino in attesa che la Fata dei denti venisse a prenderlo lasciando al suo posto un soldino; questa volta però, ha voluto aggiungere anche una lettera indirizzata proprio alla misteriosa creatura "cercatrice di dentini".
Reduci dalla visione del film della DreamWorks "Le 5 leggende"...
... dove uno dei personaggi è la "Fata del dentino"...
... più che una lettera ha scritto una sfilza enoooorme di domande, una vera e propria intervista alla Fatina fatta da ben 13, anzi 12 domande!
* Qual'è il tuo vero nome?
* Qual'è il tuo aspetto fisico? 
* Esistono davvero Jack Frost e Babbo Natale?
* Hai delle aiutanti o fai tutto da sola?
* Come fai a sapere quando un bambino ti lascia un dentino?
* Come fai a sapere che il bambino dorme e che non si sveglierà finchè sei in camera sua?
* Se io ti metto il dentino sotto al cuscino, riesci a prenderlo lo stesso? 
* Dove porti tutti i dentini che raccogli?
* Tu lasci solo soldi di moneta o anche di carta? 
* Puoi lasciare anche dei regali o solo soldi?
* Da quanti bambini vai ogni anno?
* Quanti soldi dai ad ogni bambino?
C'era poi un'altra domanda che però era stata cancellata... e che lì per lì non sono riuscita a decifrare.
Quando ho iniziato a leggere le domande ho provato una tenerezza incredibile: che bella l'ingenuità dei bambini e che bello credere a qualcosa di magico!
Poi, man mano che andavo avanti con la lettura ho pensato: "Ma, ci è o ci fa?" 
Ci mancava poco che andasse a controllare la denuncia dei redditi della povera fatina!!!

Devo dire che la fatina è stata molto gentile e ha risposto a tutte le sue domande.
Riassumo ciò che ha scritto:
"Non ha un nome proprio, lei e le sue aiutanti (perchè sì, ha delle aiutanti...), si chiamano tutte Fata del dentino.
Jack Frost e Babbo Natale certo che esistono e per quanto riguarda il suo aspetto fisico... lei è come i bambini la immaginano. 
Essendo una fata è un po' magica, ecco perchè riesce sempre a sapere dove sono i dentini e a prenderli senza che i bambini si sveglino!
Non lascia regali ma solo un soldino e un po' di felicità ai bambini che si accontentano di riceverlo.
I dentini li mette dentro ad uno zainetto, li porta a lucidare nel regno delle fate per metterli poi in mostra dentro ad uno scrigno di cristallo.
Concludeva la sua lettera dicendo: "...ti auguro tanta felicità e credi sempre alle fate perchè se tu ci credi noi esisteremo!"
Davvero carina e gentile questa fatina, vero?!? 

Ovvio che la letterina in questione è diventata un cimelio di grande importanza ed ora è gelosamente conservata in una scatola, dentro ad una busta chiusa con una "mollettina brillantinosa"
mollettina azzurra con stella2

 mollettina azzurra con stella
Mi piace il fatto che questa fatina abbia suggerito alla piccoletta di credere sempre alle fate e quindi anche alla magia...perchè nella vita un pizzico di magia ci deve sempre essere!
Non è facile credere che possa accadere qualcosa di magico ma molto dipende anche da cosa intendiamo noi per magico: inutile dire che la vita stessa è qualcosa di magico... ma è magico anche un arcobaleno, la neve che cade e che tutto copre senza fare alcun rumore, è magico vedere un dolce che lievita e pian piano si gonfia dentro al forno, e non è forse magia quando improvvisamente dentro ad un cassetto trovi quella cosa che stavi cercando da tanti giorni?
La magia c'è, esiste... dobbiamo solo riconoscerla come tale!

Con questo post, ricco di magia, partecipo alla raccolta di Ispirazioni & Co. che propone come tema proprio la MAGIA

PS. Qualche giorno dopo sono riuscita a "decifrare", cosa c'era scritto sulla domanda n. 13... per fortuna che nemmeno la fatina era riuscita a capire cosa c'era scritto, altrimenti, secondo me, avrebbe potuto anche infastidirsi... Sotto la cancellatura infatti c'era scritto: "mi puoi mettere in ordine la cameretta?"
Ma secondo voi... ci è, o ci fa???

venerdì 20 novembre 2015

MINI ALBERELLI DI NATALE!

Manca poco più di un mese a Natale!
In giro si iniziano a vedere le prime decorazioni, le prime luci, o primi alberi di Natale...
Proprio a proposito di alberi... vi faccio vedere dei mini alberelli di Natale realizzati con le perline.
Eccoli in versione verde e palline multicolor....
alberelli versi palline multicolor
.... o anche in rosso con le palline oro: colori classici per il Natale!
alberelli rossi perle oro
Ecco ancora alberelli questa volta tutti color oro con le palline blu....
alberelli oro e perle blu2 
... e la versione inversa: alberelli blu con palline oro!
alberelli blu perle oro
I miei preferiti però sono quelli bianchi, con palline rosso e oro o blu e argento: sembrano proprio degli alberelli innevati!
alberelli bianchi perle rosse e oro o argento e blu
Messi poi tutti assieme, formano un variopinto "boschetto" di alberelli di Natale!!!
alberelli colori misti
Questi alberelli sono realizzati intrecciando e piegando del filo di ferro dove precedentemente sono state infilate delle perline, hanno un'altezza di 4 - 5 cm circa e sono stati realizzati interamente a mano dalla sottoscritta.
Io li trovo carinissimi...
Possono essere usati come decorazione sopra ad un mobile, come chiudipacco, aggiungendo un nastrino alla sommità possono essere appesi all'albero di Natale oppure si possono aggiungere al presepe per abbellire il paesaggio.
Il loro uso perfetto però, secondo me, è come segnaposto! Anche da soli, senza nessun'altra decorazione, sanno abbellire la tavola di Natale in maniera discreta ed elegante.
alberelli segnaposto2
Non trovate che siano deliziosi?
Un'idea carina per abbellire la tavola, per fare un pensierino poco impegnativo, o per accompagnare un regalo più importante.
Se vi piacciono potete trovarli nel mio negozio online IL BAZAR DI MARY CLAIRE.
Baci a tutti!!!

lunedì 2 novembre 2015

UN LIBRO AL MESE: "IL PICCOLO PRINCIPE"


"Il Piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exupéry è il libro protagonista di questo mese per la rubrica "Un libro al mese!!!"
 
Alzi la mano chi non ha mai sentito (almeno) nominare questo libro....
Mi sembra di non vedere alcuna mano alzata: credo infatti che quasi tutti, da piccoli o da adulti, si siano lasciati affascinare da questa storia, e chi non ha letto il libro ne ha sicuramente letto alcune frasi diventate ormai celebri.
Io l'ho letto da piccola (appunto per questo lo inserisco nella categoria "Un libro che avete letto da piccoli" della mia personale 2015 Reading challenge) ma devo essere sincera... all'epoca non ci avevo capito un granchè!
L'ho ripreso in mano quando ero più grande e allora l'ho davvero goduto, apprezzato...  
"Il Piccolo Principe" è sì un libro per bambini ma rivolto agli adulti, ecco perchè ho deciso di rileggerlo ma questa volta assieme a mia figlia di 10 anni.
Potrebbe leggerlo da sola, certo... ma credo che senza un'intermediazione non lo capirebbe o non lo apprezzerebbe come merita.
 Il piccolo principe
La storia è quella di un pilota di aerei che si trova a dover effettuare un atterraggio di fortuna nel deserto e finchè cerca di riparare il suo velivolo conosce un ragazzino, il Piccolo Principe appunto, che viene da un altro pianeta. Tra i due si instaura un profondo legame d'amicizia e il Piccolo Principe, con le sue domande, fa emergere la contrapposizione tra il mondo degli adulti: complicato, calcolatore, misurato... e il mondo dell'infanzia molto più semplice e senza malizia, dove è possibile gioire per le cose belle della vita senza aspettarsi un tornaconto e dove si può godere appieno dell'amicizia senza secondi fini.
Alcune frasi di questo libro sono diventate famose, ecco quelle che più mi hanno colpito:
I grandi amano le cifre. Quando voi gli parlate di un nuovo amico, mai si interessano alle cose essenziali. Non si domandano mai: “Qual è il tono della sua voce? Quali sono i suoi giochi preferiti? Fa collezione di farfalle?” Ma vi domandano: “Che età ha? Quanti fratelli? Quanto pesa? Quanto guadagna suo padre?” Allora soltanto credono di conoscerlo.

Gli adulti non capiscono mai niente da soli ed è una noia che i bambini siano sempre eternamente costretti a spiegar loro le cose.
Devo dire che qui purtroppo mi riconosco molto: il mio essere adulto mi fa dare importanza a cose che invece i bambini non considerano proprio... e fanno bene, per loro le cose essenziali sono altre, molto più semplici ( appunto "...l'essenziale è invisile agli occhi..." altra frase celebre di questo libro!)

Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi di essi se ne ricordano.
Anche qui... quanta verità!
 E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante.
 È il tempo che si è perduto per una persona a determinare la sua importanza.
Certo che ti farò del male. Certo che me ne farai. Certo che ce ne faremo.
Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza.
Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’inverno.
Farsi presenza, significa accettare il rischio dell’assenza.
.......................
Potrei continuare ancora e ancora: la verità è che ogni frase di questo libro ti insegna qualcosa!

Questo è un libro che nella vita bisogna leggere: è troppo bello, troppo profondo... ti catapulta in un mondo dove ormai noi adulti facciamo fatica ad entrare. Tra le pagine di questo libro ritroviamo un po' del nostro essere bambini e la spensieratezza e ingenuità tipica dei piccoli: se ridassimo e queste emozioni il loro giusto spazio saremmo senz'altro degli adulti con meno paranoie!

Per questo libro io e la mia picoletta abbiamo creato un segnalibro "su misura" come dice lei: sulla cima di una stecchetta abbassalingua abbiamo incollato una rosa rossa in pannolenci (la rosa tanto cara al Piccolo Principe), lungo la stecca invece abbiamo incollato tante coroncine tinta oro (visto che è un principe... dovrà pur avere una corona) ricavate con un perforatore da un cartoncino dorato.
Il piccolo principe - segnalibro
La mia piccola ha molto gradito il libro e anche il fatto che io l'abbia letto per lei... come quando era piccola e le leggevo le storie!
Ora aspettiamo che esca il film in cartone animato al cinema, nel frattempo anche voi... riprendete in mano questo libro capolavoro!
Il piccolo principe con segnalibro
Buona lettura!!!

venerdì 30 ottobre 2015

"MOSTRUOSI" SACCHETTINI PORTA-CARAMELLE

Un sacchettino porta-caramelle veloce veloce, da fare in pochi minuti, in modo che siano pronti per domani sera quando "orde di ragazzini spaventosi" busseranno alla porta esclamando: "Dolcetto o scherzettooooo?????"
Ovviamente dolcetto, mi raccomando!

E' un progetto facile che possono fare anche i bambini (questi li ho fatti con mia figlia di nove anni).
Ecco cosa ci servirà:
* del cartoncino nero...
cartoncino nero
... che piegheremo a metà e con del biadesivo (o colla) faremo combaciare nei due lati opposti in modo da formare dei piccoli sacchettini.

Incolliamo due occhietti mobili (ma possiamo anche disegnarli con un pennarellone bianco) e scriviamo un inquietante "Boooh"....
cartoncino nero piegato a metà
Disegniamo poi, con un pennarello nero, anche una bocca mostruosa adornata di denti aguzzi, aggiungiamo ulteriori particolari, come le sopracciglia, utili a dare un'espressione spaventosa....
sacchettini finiti
Non resta che inserire all'interno i dolcetti e....
 sacchettini finiti2
Buon Halloween a tutti!!!

Con questo post partecipo alla sfida di CartaFyche che ha come tema proprio Halloween 

sabato 24 ottobre 2015

LE NOZZE D'ORO DEI MIEI SUOCERI E I SEGNAPOSTO CREATI PER L'OCCASIONE!

A fine settembre i miei suoceri hanno festeggiato le Nozze d'oro... 50 anni di matrimonio!
Ragazzi, 50 anni di matrimonio mica sono uno scherzo... mica tutti hanno la fortuna (e la capacità) di arrivarci!!!
Vuoi perchè ci si sposa ad un'età più matura, vuoi perchè ci si sposa sempre meno, vuoi soprattutto perchè si resta sposati sempre meno...  credo che con il passare degli anni ci saranno sempre meno coppie che riusciranno a raggiungere questo traguardo.
I miei suoceri sono ancora giovani e pimpanti: 70 anni lei 75 lui, quasi tutti i fine settimana vanno a ballare, a cena o a pranzo fuori, partecipano a gite e feste di gruppo... insomma, si divertono e si godono la vita.
Il giorno del loro anniversario di nozze è stata una vera e propria festa: la messa preparata per l'occasione, figli e nipoti in chiesa seduti nei primi banchi, confetti e bomboniere per amici e parenti e un mega pranzo in ristorante pensato con cura e attenzione ai minimi particolari.
Affinchè ogni invitato (eravamo in 31) avesse il suo posto assegnato, ho preparato dei segnaposto: oltre al nome di ognuno, volevo ci fosse qualcosa in tinta oro (ovvio: nozze d'oro...) e anche un riferimento al matrimonio, all'amore... così ho pensato alla forma del cuore e....
... ecco i segnaposti creati per le nozze d'oro dei miei suoceri
2 segnaposti finiti2
Con l'aiuto della Big Shot ho tagliato dei cuori di carta dove avevo precedentemente scritto i nomi degli invitati...
cuore con nome framelits
... usando poi una fustella sempre a forma di cuore ma dalla misura un po' più grande, ho ritagliato altrettanti cuori da un cartoncino dorato.
 cuori oro e con nome
I due cuori sovrapposti formavano un unico cuore bianco, con scritto il nome, contornato da una cornice tinta oro. Ho poi incollato il cuore così ottenuto su uno stecchino da spiedini.
 2 segnaposti finiti
Non mi piaceva che sul retro si vedesse lo stecchino, così ho fustellato altri cuori di cartonino bianco della stessa misura di quello tinta oro, per incollarli poi sul retro in modo da nascondere lo stecchino di legno.
Ma secondo voi, potevo lasciare il retro semplicemente bianco?
Noooo: ho preso una mascherina per stencil (tra le tante in mio possesso ne ho trovata una proprio a forma di cuore...), ho tamponato con un inchiostro a lenta asciugatura tinta oro...
embossing sul retro
... ho poi messo la polvere da embossing sempre tinta oro e scaldato il tutto... ed ecco che il retro del segnaposto è venuto un cuore bianco con tutto un ramo dorato e in rilievo. All'interno ho incollato una "paillette" tinta oro dalla forma del numero 50... et voilà!!!
segnaposto fronte e retro2
Un cordoncino dorato annodato sullo stecchino ha dato un ulteriore tocco di lucentezza.
Con tutta quella tinta oro sul tavolo c'era uno "sbrilluccichìo" straordinario:  le luci della sala si riflettevano sul cartoncino dorato e sulle paillettes mandando di rimbalzo piccoli bagliori sulle pareti, sopra un tavolo lì accanto c'erano le bomboniere, rigorosamente confezionate con nastri e confetti dorati che brillavano come pagliuzze d'oro... Ma il luccichìo più grande era negli occhi dei due, non più novelli, sposi: i loro occhi brillavano di felicità, emozione, gioia, gratitudine... nemmeno i diamanti quel giorno avrebbero potuto brillare di più!

Con questo post partecipo all'iniziativa di questo mese di ISPIRAZIONI & CO. 
Il tema di questo mese è "Shining", che letteralmente significa  "brillante, luminoso"... e per la cronaca, quel giorno di fine settembre splendeva un sole favoloso... qualora ci fosse stato bisogno di aggiungere un pizzico di lucentezza e brillantezza in più!

giovedì 15 ottobre 2015

E SE IL NOSTRO "AMICO PELOSO" CI LASCIA?

Che avere un animale in casa sia una gran bella cosa penso siano d'accordo in tanti e sempre più famiglie pensano che l'accoppiata bambini/animale domestico sia un valore aggiunto all'educazione e alla crescita dei figli.

Ovviamente è una scelta da ponderare bene: un animale non è un giocattolo con cui divertirsi i primi giorni e poi basta... richiede molte attenzioni e quando decidiamo di tenere con noi un animale dobbiamo essere sicuri di garantirgli gli spazi, il tempo e tutte le altre cose di cui ha bisogno.
Noi ci abbiamo pensato per un bel po': era un desiderio che la mia piccoletta aveva espresso e scritto nella letterina a Babbo Natale... da un paio d'anni provava a chiedere un animaletto (leggi QUI)!

Ecco Lana, la nostra coniglietta nana, arrivata la notte di Natale di due anni fa!
Lana primo piano
Inutile dirvi la gioia della mia piccola (all'epoca aveva 8 anni)...
lana in braccio a Linda
... pian piano ha imparato ad accudirla, a farle compagnia, a pulire il recinto...
All'inizio Lana era un po' impaurita e diffidente: solo la bimba riusciva a prenderla in braccio.
Ogni mattina prima di andare a scuola andava a salutarla e lei ricambiava sempre con dei buffissimi salti di gioia...e la cosa si ripeteva sempre al suo ritorno!
..............
Vi sarete accorti che sto scrivendo al passato...perchè purtroppo è successo quello che spesso accade e che non vorresti mai dover raccontare ai tuoi figli: "Purtroppo Lana non c'è più!"
Se n'è andata a fine agosto, mentre i ragazzi erano in vacanza qualche giorno con i nonni.
E' successo tutto molto velocemente, nel giro di un paio di giorni: io e mio marito, visto che non stava bene, l'abbiamo portata dal veterinario e accudita fino all'ultimo con la speranza che si riprendesse... cosa che purtroppo non è avvenuta!
E' stato davvero un duro colpo anche per noi!

E ora?
Come lo raccontiamo ai ragazzi, alla piccola soprattutto?
Ci abbiamo pensato e ripensato: le diciamo che è scappata? 
Meglio di no, potrebbe pensare che è scappata perchè qui non stava bene e poi si illuderebbe in un suo ritorno.
Meglio dirle la verità: ormai a 10 anni è abbastanza grande per capire queste cose... prima o poi dovrà affrontare anche il discorso della morte... certo, meglio il più tardi possibile però se è capitata questa  cosa vuol dire che la si deve affrontare, d'altra parte la morte fa parte della vita, no?
Di sicuro non volevamo dirglielo per telefono, così abbiamo aspettato i pochi giorni che mancavano alla fine della vacanza con i nonni e poi, una volta a casa abbiamo comunicato la notizia.
L'ha fatto mio marito, con un tatto ed una sensibilità enormi: si è preso in braccio la piccola e, con voce calmissima, le ha ricordato che
"... nei libri sugli animali letti insieme c'è scritto che anche gli animali si ammalano: c'è il veterinario ma è difficile capire dove un animale prova dolore... Un animale poi non vive tanti anni come le persone.
Avevamo visto che Lana non stava bene e l'abbiamo portata dal veterinario che ci ha dato delle medicine... ma poi il giorno dopo sembrava stesse dormendo... e invece non si è risvegliata!"
Io non avrei saputo trovare parole e modo migliori!!!
La disperazione e il dispiacere provati dalla piccola sono stati una cosa davvero struggente...
Noi genitori non vorremmo mai vedere i nostri figli soffrire, facciamo di tutto per evitare che ciò accada... vorrei dire che a volte facciamo anche troppo per evitare che soffrano, il che non è sempre positivo perchè così facendo non li abituiamo e non forniamo loro gli strumenti per gestire il dolore e le delusioni che prima o poi nella vita capitano.
Quello è stato proprio un giorno di lutto: lei piangeva, io ho pianto assieme a lei (ebbene sì, anche le mamme piangono...) ci siamo consolate a vicenda e il fatto di vedere che il suo dolore era anche il mio dolore l'ha sollevata: non era da sola ad affrontare questo triste momento, poteva contare su di me!
Con il passare delle ore il pianto si è fermato, il dolore un po' attenuato... ma la tristezza nei suoi occhi era tanta.
Io e mio marito ci siamo chiesti se era il caso di proporle di andare a prendere un altro coniglietto: certo avrebbe attenuato il dolore per la perdita di Lana ma non volevamo nemmeno far passare il messaggio che, quando muore qualcuno lo si può sostituire in fretta e furia!
Comunque glielo abbiamo chiesto: ha detto che voleva pensarci un po' ma ho visto subito una luce diversa nei suoi occhi.
Tempo qualche ora e ci ha detto che avrebbe desiderato sì un altro coniglietto... così siamo andati al negozio e... siccome ce n'erano tanti tutti insieme, per paura che uno da solo soffrisse di solitudine... ne abbiamo presi due: ecco Baffo...
Baffo
... super timidone e molto timoroso...
Baffo2
... e Nerina...
Nerina2
... la femmina, molto più coccolona e per niente intimorita.
 Nerina
La sera del loro arrivo, guardandoli con gli occhi lucidi, la piccola mi si avvicina e mi dice:  
"Però mamma, anche se sono arrivati due nuovi coniglietti, sono ancora triste per Lana!"
Questa sua frase mi ha dato la certezza che da sola aveva capito che quando qualcuno muore non lo puoi sostituire: il fatto di avere due nuovi coniglietti l'aveva resa felice ma non aveva cancellato il dolore per la perdita di Lana.
"E' normale che sia così: Lana è Lana... e resterà sempre il tuo primo animaletto. Con Baffo e Nerina ci saranno altre storie, altri bei momenti!"
"Già..."
Poi si dice che i bambini certe cose non le capiscono... le capiscono eccome, siamo noi che abbiamo paura che non le sappiano affrontare.

E in tutto questo turbinìo di emozioni e sentimenti, il figlio più grande come ha reagito?
Anche questo è un discorso lungo da affrontare... perchè io mi ero concentrata più sulla "piccola" pensando che il "grande", visto il poco interesse che aveva sempre mostrato per Lana, non venisse "toccato" da tutto ciò e invece... mi sbagliavo!
Ma la reazione del figlio sedicenne ve la racconto un'altra volta: merita un post tutto suo!

Ciao Lana, ovunque tu sia!!!
Lana mangia

(Questo post esce in contemporanea anche sul blog MAM)


lunedì 5 ottobre 2015

UN LIBRO AL MESE: "SETTE BREVI LEZIONI DI FISICA"

Finalmente dopo quasi due mesi ritorno in possesso del mio PC: romperlo la settimana di Ferragosto ha richiesto un sacco di tempo per trovare i pezzi di ricambio e per sistemarlo... ora che è finalmente tornato tra le mie mani posso dedicarmi meglio al mio amato blog che, devo essere sincera, ho un po' trascurato ultimamente.
Eccomi quindi a proporre, come ogni primo lunedì del mese, la rubrica "Un libro al mese!!!"
Il libro di questo mese è un piccolo libretto di 88 pagine dal titolo "Sette brevi lezioni di fisica" di Carlo Rovelli.
 7 brevi lezioni di fisica
E' stato un acquisto non programmato: semplicemente entrando in libreria per aquistare un regalo ho visto questo libretto... a dir la verità mi è proprio "caduto tra le mani" in quanto toccando altri libri sugli scaffali devo aver sbadatamente toccato questo libretto che è caduto dal mobile. Raccogliendolo per riporlo al suo posto ho letto la presentazione e mi ha talmente incuriosita che ho deciso di acquistarlo
"Da ragazzo, Albert Einsterin ha trascorso un anno a bighellonare oziosamente. Se non si perde tempo non si arriva da nessuna parte, cosa che i genitori degli adolescenti purtroppo dimenticano spesso..."
Queste le prime righe scritte sulla quarta di copertina: in quanto genitore di un figlio adolescente mi son sentita subito chiamata in causa, le righe seguenti poi mi hanno del tutto convinta all'acquisto:
"...Era l'inizio del secolo e in Italia l'inizio della Rivoluzione Industriale... Albert leggeva Kant e seguiva a tempo perso lezioni all'Università di Pavia: per divertimento, senza essere iscritto né fare esami, E' così che si diventa scienziati sul serio".
Da amante della matematia e delle scienze quale son sempre stata (da piccola volevo fare lo scienziato e poi studiare astronomia... e invece son finita a fare la ragioniera...) ho acquistato il libro.
In questo scritto l'autore racconta, spiega, sette lezioni di fisica su alcuni degli aspetti più rilevanti e affascinanti relativi ai cambiamenti avvenuti nella fisica del XX secolo e soprattutto sui grandi misteri che questa rivoluzione ha aperto perchè, come dice lo stesso autore 
"... la scienza ci mostra come meglio comprendere il mondo, ma ci indica anche quanto vasto sia ciò che ancora non conosciamo."
Le sette brevi lezioni di fisica spiegate dall'autore sono nell'ordine:
1. La teoria della relatività generale di A. Einstein
2. La meccanica quantistica
3. L'architettura del cosmo
4. Le particelle elementari
5. La gravità quantistica
6. I buchi neri
7. Noi: chi siamo, cosa siamo in questo strano mondo descritto dalla fisica

Non spaventatevi nel leggere questi titoli, vi assicuro che tutti gli argomenti sono trattati in modo semplice e chiaro... sono riuscita a capire quasi tutto anch'io che, nonostante i sogni di bambina, non ho con il tempo mai approfondito questo genere di studi (... sarà per questo che mi è rimasta la curiosità...?!?... Probabile!)
Comunque riuscire a capire almeno in parte queste teorie mi ha reso davvero felice... come dire... mi son sentita più istruita, più intelligente... insomma: posso capirci qualcosa anch'io!
Lo consiglio?
Se avete un po' di curiosità in questa materia assolutamente sì!
Se invece la matematica e le scienze le avete sempre odiate vi direi... provate a leggerlo lo stesso: magari finite che vi ci appassionate ;-)


E veniamo al segnalibro, un segnalibro semplice semplice che ho trovato in internet: un segnalibro origami!
Partendo da un foglio quadrato, facendo una serie di piegature, si arriva ad avere una specie di busta triangolare che, infilandola sull'angolo della pagine permette di tenere il segno.
In questa pagina (QUI) trovate il link con le istruzioni per realizzarlo, il mio l'ha realizzato mia figlia che ha poi voluto abbellirlo con dei fiorellini di carta.
7 brevi lezioni di fisica segnalibro
Anche questo libro contribuisce alla 2015 Reading challenge e lo inserisco nella categoria "Un libro pubblicato nel 2014".
Buona lettura!

venerdì 21 agosto 2015

ANEMONI DI PERLE: PER UN PENSIERO, UN REGALO, UNA NASCITA... UN FIORE CHE NON APPASSIRA' MAI!

In queste ultime settimane ho preso spesso in mano le mie adorate perle: non solo per usarle come  decorazione nelle mie varie creazioni (come nel caso di queste targhette fuoriporta) ma soprattutto per creare dei fiori, per la precisione degli anemoni... ANEMONI DI PERLE!

anemoni sparsi5
Li trovo davvero deliziosi: sono di tanti colori e messi così tutti assieme mettono allegria e "sanno" di estate...

Le perline contribuiscono a dare quella luce e brillantezza che di solito hanno i fiori veri quando, la mattina con ancora i petali bagnati di rugiada, vengono baciati dai primi raggi di sole!

Certo, i fiori veri sono un'altra cosa, profumano e hanno in se la vita... vita che però non dura molto!
E' per questo che io i fiori del mio giardino non li raccolgo quasi  mai: preferisco lasciarli nel loro habitat, affinchè possano durare qualche giorno in più; in un vaso dentro casa stanno benissimo anche i fiori di perle!

Come questi... in un mazzo grande, di tanti colori....
anemoni colorati3

... oppure una mazzolino più piccolo...
mazzolino anemoni tinta arancio
...avvolto nella rete per fioristi e raccolto con un nastrino in tinta!
mazzolino anemoni rosso e corallo

Può essere appeso all'ingresso di casa, o possiamo offrirlo in dono a qualche nostra amica.
mazzolino anemoni bianco,rosso e corallo

Nelle tonalità del rosa o dell'azzurro può diventare un bellissimo pensiero da donare ad una neo-mamma...
mazzolino rosa e bianco

mazzolino azzurro e bianco

Regaliamo un fiore, un fiore che non appassirà mai!
(Li potete trovare on-line su  Il Bazar di Mary Claire, il mio negozio su Miss Hobby)

Con questo post partecipo all'inizitiva Ispirazioni d'estate
 

lunedì 3 agosto 2015

UN LIBRO AL MESE: "JACK FRUSCIANTE E' USCITO DAL GRUPPO"

 
Con il libro di questo mese continuo la mia rassegna 2015 Reading challenge (ne avevo parlato QUI).
Per la categoria "Un libro che avete a casa ma non avete mai letto" il libro di cui vi parlo oggi è "Jack Frusciante è uscito dal gruppo".
Jack Frusciante
Il protagonista della storia è Alex, un ragazzo di diciassette anni che vive a Bologna (città dove è ambientato il romanzo).
Siamo agli inizi degli anni '90 e Alex frequenta il liceo della sua città.
Come tutti i ragazzi della sua età si trova a dover fare i conti con sensazioni ed emozioni all'inizio incomprensibili, comportamenti ed atteggiamenti che cambiano... si sà, parlasi di adolescenza (ed io, avendo un figlio di sedici anni, vi posso assicurare che ne so qualcosa!).
Alex, fino ai sedici anni, era sempre stato un ragazzo ordinato, attento... il classico "bravo ragazzo", sia a scuola che in famiglia, con il tempo però inizia a comportarsi in maniera decisamente diversa: le cose e le persone che gli stanno attorno cominciano a non andargli più bene, si domanda il perchè di tante cose (e non sempre riesce a darsi una risposta).
Conosce anche una ragazza, Aidi, e per lui diventerà un punto di riferimento: solo con lei riesce a parlare di certi suoi turbamenti e lei sembra essere l'unica persona in grado di capirlo.
Alex vorrebbe che la storia con Aidi diventasse una relazione amorosa a tutti gli effetti ma lei è frenata dal fatto che dovrà partire per alcuni mesi: andrà a studiare in America e non vuole soffrire troppo per il distacco, cerca quindi di fare in modo che la loro sia una relazione solo platonica.
Il loro rapporto si basa su un'intensa amicizia ed è contornata da citazioni musicali e letterarie che rendono molto piacevole la lettura.
Passando attraverso storie tipiche per quell'età, quali la scuola, le uscite con gli amici, i contrasti con i genitori, si arriva a quello che è il culmine del romanzo, il fatto che cambierà il tono di tutta la narrazione successiva: uno degli amici di Alex, Martino, si suicida per la vergogna di essere stato trovato in possesso di droga. L'episodio farà riflettere molto Alex: tutti hanno una loro opinione, tutti hanno qualcosa da dire su questo ragazzo, lui però conosceva Martino, lui sapeva davvero chi era...  questo fatto fa capire ad Alex quanto sia importante pensare con la propria testa, avere le proprie idee e quanto sia essenziale far valere la propria volontà e personalità, anche se questa ti porta ad uscire fuori dal "cerchio che ci hanno disegnato intorno"... ad "uscire dal gruppo" proprio come ha fatto J. Frusciante.
Il titolo del libro infatti si riferisce ad un fatto realmente accaduto: nel 1992 John Frusciante (diventato Jack nel libro per motivi di diritti d'autore),  l'allora chitarrista dei Red Hot Chili Peppers, lascia inaspettatamente il gruppo, durante una tournée all'apice della popolarità.
L'episodio è oggetto di una breve riflessione da parte del protagonista, che non riesce a spiegarsi il motivo di un simile gesto. Il tempo e i fatti della vita lo porteranno a comprendere che a volte è necessario "uscire dal gruppo", inteso come  "uscire dalle consuetudine, dagli schemi sociali".

Il libro mi è piaciuto molto e ho rivissuto alcuni dubbi, sensazioni, turbamenti che ho provato a 17 anni e che ora sta probabilmente attraversando anche mio figlio... credo non sia un caso che io abbia letto questo libro solo ora nonostante ce l'avessi in casa da tanti anni: di certo leggerlo adesso mi ha fatto tornare in sintonia con quell'età e comprendere un po' meglio (spero) un figlio 16enne!

Ora il segnalibro: il mese scorso mio nipote ha compiuto 18 anni ed avendogli regalato un libro avevo realizzato per lui anche un segnalibro. Lo trovo adatto anche a questo libro: in fin dei conti 18 anni non sono poi così lontani dai 17 del protagonista del libro!
Ecco quindi un segnalibro con in evidenza un bel numero 18, embossato usando la Big Shot!



tre atti e due tempi segnalibro5

Da un cartone un po' spesso ho tagliato i numeri...
tre atti e due tempi segnalibro1
... ho poi posizionato sul piano della Big nell'ordine: la piattaforma multiuso che c'è in dotazione, i numeri ricavati dal cartone, il cartoncino dove volevo far venire i numeri in rilievo e l'apposito tappettino che serve per embossare.
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Mettere il "panino" così ottenuto tra i due pad in dotazione e passare sotto i rulli, il cartoncino verrà quindi "embossato" con un bel numero 18 in rilievo!
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Ho poi piegato il cartoncino lasciando il 18 al centro e chiudendo i due lembi fra di loro sul retro, messo un filo di colla sul fondo in modo che il mio cartoncino embossato in realtà facesse la funzione di una piccola busta.
Ho colorato il tutto con gli inchiostri per timbri passando maggiormente sui bordi e sulle parti in rilievo così il numero risalta maggiormente.
Dentro ho messo un piccolo biglietto con una dedica per il mio "nipotone" diventato maggiorenne.
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Come segnalibro si può utilizzare anche solo la busta se si vuole che il biglietto resti un messaggio personale!
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Buona lettura a tutti!!!